venerdì 14 settembre 2007

GAIA STRIKES BACK!



La mia personale delirante rubrica sul sito di Monipodio!.

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Spinti dalla crescente desertificazione della fascia sub-sahariana, molti abitanti dei villaggi rurali della zona sono costretti a spingersi verso Sud, alla ricerca di zone più verdi che offrano terreni fertili da coltivare e da adibire a pascoli. Capita spesso però questi terreni fertili siano occupati dalle grandi foreste pluviali, che i "coloni" abbattono per fare posto ai campi e ai pascoli.

In uno di questi "stanziamenti-nomadi" però la situazione si è rapidamente complicata.
Gli abitanti hanno dovuto disboscare una vasta area di foresta per coltivare legumi e cereali. Dopo poco tempo dall'insediamento nella zona hanno cominciato a verificarsi sparizioni di diversi bambini neonati o di pochi mesi durante la notte, che venivano ritrovati pochi giorni dopo, o direttamente il mattino seguente, morti nel bel mezzo dei campi. A stupire però era l'assenza di impronte di mezzi o di scarpe che potessero ricondurre agli assassini.

I capi del villaggio pensarono subito ad una rappresaglia da parte dei villaggi vicini che si sentivano in qualche modo minacciati, o dei bracconieri che vedevano le loro prede scappare a causa della troppa vicinanza del villaggio alla foresta.

Un documentarista canadese del National Geographic che si trovava nella zona per documentare la situazione ambientale di quella zona dell'Africa si imbattè, suo malgrado, nella soluzione dell'enigma.
Mentre filmava una donna china a raccogliere legumi in uno dei campi più vicino alla vegetazione tenendo il suo bambino di pochi mesi nella caratteristica fascia sulla schiena, vide dello strano movimento tra le fronde degli alberi.
Delle mani scure si tendevano verso il bambino fino ad afferrarlo, facendolo scoppiare in lacrime, la madre accorgendosi dell'accaduto si voltava in direzione dell'aggressore scoprendo che si trattava di scimmie. Rispndendo, senza pensarci troppo, all'aggressione con una vanga che era poco lontano e colpendo ripetutamente i primati.

I capi villaggio avevano, in qualche modo, visto giusto. I responsabili dei rapimenti altri non erano che i vecchi abitanti del territorio: le scimmie.

Si trattava infatti di una colonia di babbuini che abitava sugli alberi che sono stati abbattuti i quali si sono ritrovati a doversi rifugiare, come veri e propri profughi, in un'altra parte di foresta. La scelta di azione è ricaduta in una linea "politica" paragonabile al terrorismo, con metodi propri dell'intimidazione mafiosa."

nel prossimo numero: la vera storia di Osama Bin Laden!

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